Nell’ultimo decennio abbiamo visto l’affermarsi di un’alternativa all’architettura tradizionale chiamata bioedilizia. Cos’è e quali sono i suoi vantaggi?

La bioedilizia fa riferimento al vivere e costruire in modo “sano” per salvaguardare e tutelare l’ambiente. Questo approccio all’edilizia vuole infatti diminuire il più possibile l’impatto ambientale delle costruzioni, da sempre considerate distruttive, sia a causa del consumo di materiali e di risorse naturali, sia per le emissioni prodotte (si pensi ad esempio al riscaldamento domestico, che rappresenta una delle principali cause di inquinamento atmosferico).

Ambiente, salute e risparmio energetico sono così i tre pilastri su cui si fonda la bio-edilizia che persegue il rispetto del rapporto tra uomo e natura. Per farlo la bio-architettura ricorre alla scelta di risorse rinnovabili, tecniche innovative e materiali naturali, non nocivi per l’ambiente quando si progetta e realizza un edificio.

Esempio di bio edilizia, B&B il Richiamo del Bosco, Boschi di Carrega, Parma
Esempio di bio edilizia, B&B il Richiamo del Bosco, Boschi di Carrega, Parma

I vantaggi della bioedilizia

La scelta di metodi costruttivi sostenibili combinata all’eco-design può offrire infatti numerosi vantaggi, che sono sia ambientali, che economici e sociali.

I benefici ambientali della bioedilizia sono principalmente:

  • la riduzione degli sprechi di acqua e di energia;
  • la riduzione delle emissioni di CO2;
  • la conservazione delle risorse naturali;
  • la protezione della biodiversità e degli ecosistemi;
  • il miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua.

I benefici economici si possono riassumere in:

  • la riduzione dei costi di costruzione, quando si scelgono materiali naturali di provenienza locale, come ad esempio la paglia;
  • la riduzione dei costi operativi e dei consumi;
  • la creazione di mercato per prodotti e servizi della green economy.

I benefici sociali della bioedilizia sono:

  • il miglioramento della qualità della vita;
  • il miglioramento della salute e del confort, sia per chi abita l’edificio, che per gli ospiti.

 

La bioedilizia nella ricettività turistica

La crescente sensibilità ambientale degli ultimi anni ha reso possibile parlare e sopratutto applicare la bioedilizia nel settore della ricettività turistica. Stanno infatti aumentando i Bio hotel, gli alberghi ecologici, i B&B e gli agriturismi biologici, anche in risposta ad una crescente domanda di turismo sostenibile.

Queste strutture ricettive, realizzate secondo i canoni della bioedilizia, vogliono essere ambienti in cui ogni decisione è presa in modo sostenibile, considerando ogni aspetto: dalla costruzione, alla produzione di energia fino ai servizi offerti ai visitatori.

Si prediligono così edifici realizzati in materiali naturali, stanze arredate con mobili di eco-design, pasti con prodotti di agricoltura biologica e a chilometro zero. Gli eco-hotel scelgono spesso di utilizzare materiali naturali ed ecosostenibili, senza l’utilizzo di colle o elementi chimici, sia nelle strutture principali che nell’arredamento.

Si può optare per materiali tradizionali come il legno, il mattone e le pietre, ma anche effettuare scelte più alternative, come la terra cruda, la paglia, o anche il cartone riciclato e il bambù per gli arredi. Tutto questo avviene senza rinunciare al comfort e al benessere richiesto dagli ospiti.

Alcuni dei principi fondamentali su cui si basa la costruzione di una struttura in bioedilizia sono:

  • Integrazione morfologica
  • Isolamento termico
  • Risorse energetiche naturali
  • Risparmio idrico

La bioedilizia nelle strutture ricettive

Seguendo queste linee guida, si possono realizzare edifici a basso consumo energetico, che ad esempio hanno pareti ottimamente isolate e traspiranti, tetti in legno e serre per accumulare il calore del sole.

Grazie all’utilizzo del legno, che è un ottimo isolante termico, si possono ottenere ambienti più caldi e confortevoli. Inoltre, il legno non richiede un grande dispendio di energia nella sua fase di produzione, è rinnovabile e riciclabile. Ne risulta un materiale ecologico al 100%, requisito fondamentale per la bioedilizia. Il legno può essere utilizzato per gran parte della struttura, dalla struttura al tetto, ma anche per le finestre e i serramenti, rendendole ulteriormente isolanti.

Per i mobili, come già detto, si si possono scegliere anche materiali come il bambù o il cartone. Per i tessuti si possono prediligere quelli 100% naturali, come il lino o il cotone grezzo, colorati sempre in modo non artificiale. La produzione di questi elementi di arredo è volta a ridurre l’uso di sostanze artificiali e pericolose per la nostra salute, per vivere in armonia con la natura.

Costruire una struttura ricettiva in bioedilizia significa anche riciclare, riutilizzare ogni risorsa, e concepire l’edificio come una unità inserita in un contesto naturale che si adatta alle caratteristiche morfologiche del paesaggio. Un esempio di bio-architettura per il turismo è il Castelir Suite Hotel situato tra le Dolomiti del Trentino, in Vial di Fiemme. La struttura, che vive in armonia con la natura circostante, è infatti costruito in legno ecologico secondo i criteri BIO e certificato ECOLABEL.

Castelir Suite Hotel, un esempio di bioedilizia in Trentino Alto Adige
Castelir Suite Hotel, Trentino Alto Adige

Immagine di copertina: foto di Ant Rozetsky, via unslplash

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