Un progetto dell’architetto Renzo Piano per l’hospice pediatrico vicino al Bellaria, a Bologna, con alberi, verde e una casa sull’albero.

Una casa sull'albero per i bambini malati

L’architetto Renzo Piano ha da poco presentano il suo ultimo progetto, un hospice pediatrico realizzato per la Fondazione Hospice `Maria Teresa Chiantore Seragnoli´, con queste parole:

«In questo progetto si ritrovano due dimensioni che si alleano: quello della scienza medica, sana e importante, e tocca ripeterlo in un momento in cui la gente non si fida, e quello della scienza umana, che fa immergere i bambini nella bellezza»

I lavori inizieranno questo autunno e termineranno per tre anni: il risultato sarà una struttura di 4.500 metri quadri che sorgerà accanto all’ospedale Bellaria destinata a bambini affetti da malattie inguaribili o rare. L’edificio, in vetro, acciaio e cemento, si svilupperà in più padiglioni connessi, con quattordici camere singole e otto appartamenti, che saranno messi a disposizione dei familiari dei bambini degenti, e sorgerà all’interno di un bellissimo bosco con 390 alberi, che saranno sia sempreverdi sia a foglia caduca, e 5.000 piante di arbusto. Sul tetto della struttura saranno collocate delle cellule fotovoltaiche che produrranno il 20% dell’energia necessaria.

Una casa sull'albero per i bambini malati

Tra gli alberi verrà inoltre costruita una casa sull’albero: «Si è fatta subito strada – spiega Renzo Piano – l’idea di una casa sull’albero, perché richiama quello che è il sogno di ogni bambino. Gli alberi sono poi metafora di guarigione, danno l’idea del sollevare, che ha la stessa radice di sollievo, cioè tolgono peso al dolore. Vita e sofferenza si mescolano, l’elemento comune è la compassione in senso etimologico».

Una casa sull'albero per i bambini malati

L’architettura riscopre in questo progetto il ruolo della natura nel benessere della persona, anche o forse soprattutto in questi delicati casi.

 

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Autore: Chiara Marras

Sono Chiara, 30 anni, una laurea in tasca e tanti progetti in mente. Credo fortemente nel web come punto di scambio e divulgazione e penso che uno dei temi più urgenti in questo momento sia l'eco-sostenibilità. Perché allora non riscoprire il viaggio come unione con la natura e con la cultura locale?
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