Prima di arrivare a Badolato non avevo mai sentito parlare di Badolato, questo borgo a 30 chilometri da Catanzaro con una parte vecchia a 250 metri sul livello del mare “Badolato superiore” e una parte nuova la “Marina” sul mare.

Ma la sua particolarità non sta nell’essere un borgo medievale ben curato con antichissime tradizioni soprattutto nella settimana della Pasqua, o in una tipica enogastronomia che va di catojo in catojo, sta nell’essere un luogo di profonda accoglienza e armonia.

Badolato

Questo posto è scelto come “buen retiro” da numerose coppie del Nord Europa: Galles, Svezia, Danimarca. Una volta in pensione decidono di comprare e ristrutturare case tipiche: sviluppate in altezza, sotto la cantina, in mezzo la camera e all’ultimo piano la cucina da cui escono i fumi del cuoci pane. Mantengono intatto tutto quello che possono, recuperano mobili e riutilizzano gli elementi dandogli nuova vita, aggiungono un pizzico del loro stile del nord e i loro ricordi per vivere questo pezzo di strada.

Sulle terrazze affacciate sul mare ospitano viaggiatori, preparano caffè, si raccontano, ascoltano voci e dialetti diversi. Aprono le porte delle loro case e condividono, dimostrando di avere assorbito l’atmosfera del borgo.

Non solo stranieri ma anche italiani stanno acquistando le case del borgo facendone la propria residenza per le vacanze o per la vita: da Genova, da Napoli. Alla ricerca di un modo di vivere diverso fra queste montagne affacciate sul mare, sulla “Riviera e Borghi degli Angeli”.

Badolato

Il recupero storico e architettonico di Badolato è conosciuto in tutto il mondo, di Badolato si legge in tante lingue e su molte riviste e magazine importanti. Negli anni ’70 il borgo calabrese fu messo in vendita provocatoriamente perché svuotato e dimenticato, ancora negli anni ’90 a fare notizia fu la sua disponibilità all’accoglienza di rifugiati.

Qui è stato realizzato il cortometraggio di Win Wenders “Il volo”, che insieme a Riace ospita i progetti SPRAR della Comunità Europea, vale a dire quelli reali di accoglienza e integrazione per i rifugiati politici e richiedenti asilo.

Che tipo di turismo si può fare a Badolato? Un turismo slow, ritmi lenti in un tessuto sociale denso. Anche i più timidi potranno fermarsi a parlare con altri semplicemente per il fatto di aver incrociato lo sguardo.

Tenete d’occhio il calendario perché da queste parti potrete fare la vendemmia, la raccolta delle olive con relativo olio, la settimana di Pasqua con tutte le sue celebrazioni, il mare in Estate, lo Yoga a settembre e un’infinità di attività attivabili attraverso Riviera e borgo degli Angeli.

Processione di Pasqua a Badolato, Calabria
Processione di Pasqua a Badolato

Infine, a Badolato si può fare un turismo sostenibile e consapevole, a piccoli passi su e giù per il borgo, a contatto con le persone e nel mezzo di radici antichissime, mangiando prodotti a “centimetro zero” non solo a “chilometro zero”. Coltivati a pochi passi da dove vengono consumati.

 

Ti potrebbero interessare anche:

L’Anno dei Borghi in Italia

Storia di un bibliotecario di montagna