L'importanza delle api e gli hotel per salvarle

Leggiamo sempre più spesso su internet e sui giornali che le api sono in pericolo e che la salvaguardia di questa specie è essenziale per il nostro Pianeta. Ma perché le api sono fondamentali per noi e per tutti gli ecosistemi? E soprattutto, quali sono le possibili soluzioni? Scopriamo insieme il mondo delle api e le prime soluzioni adottate, tra cui gli innovativi hotel che designer e ricercatori stanno progettando per salvarle!

Negli ultimi anni stiamo assistendo a una vera e proprio moria delle api, causata dell’agricoltura intensiva, dei pesticidi e dei cambiamenti climatici. In Europa gli alveari sono dimezzati e in tanti Paesi del mondo le api continuano a morire, come quando, forse ricorderete, ad agosto del 2016, nella Carolina del Sud, milioni di api sono decedute dopo una massiccia irrorazione di insetticida usata per il controllo delle zanzare.

Questa interessante inchiesta di Repubblica.it spiega bene la situazione italiana, dove le api sono sempre più minacciate da pesticidi e cambiamenti climatici, e molti apicoltori costretti a spostarsi con le arnie per combattere la moria.

Continuiamo a distruggere l’ambiente e la natura, come se non sapessimo quanto può essere dannoso, se non catastrofico. La natura tutta vive grazie ad un equilibrio fragile, ogni specie è essenziale per la biodiversità. Ma le api non sono come le altre specie in via di estinzione, dalla loro esistenza dipende in modo diretto il nostro futuro.

Secondo la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) , 71 delle 100 colture più importanti si riproducono grazie all’impollinazione. È grazie alle api che mangiamo frutti di bosco, pesche, mele, pomodori, zucchine e tantissimi altri prodotti della terra. Se pensiamo ancora oggi che fanno solo il miele, ci sbagliamo di grosso. Senza di loro, l’agricoltura come la conosciamo adesso non esisterebbe, ma non solo. Questi insetti così speciali impollinano anche le coltivazioni destinate a produrre mangimi animali e anche il cotone, quindi la loro scomparsa ha un impatto anche sull’allevamento e sull’industria tessile. E se pensiamo a tutte le industrie che utilizzano prodotti agricoli, possiamo iniziare a comprendere quanto il mondo in cui viviamo si basa sul lavoro delle api.

Se la situazione è sicuramente drammatica, non significa che è senza speranza. Piano piano aumenta la consapevolezza, e si cercano nuove soluzioni. C’è chi parte dalle scuole elementari cinesi (la Cina è il primo paese al mondo per produzione di miele e apicoltura, ma negli ultimi anni gli alveari stanno scomparendo) per sensibilizzare le generazioni future all’importanza di questo animale e del ruolo dell’apicoltore. C’è chi prova a costruire la prima autostrada per api al mondo, chi investe sull’apicoltura urbana e chi prova a prendere il posto di questi insetti, in questo ultimo caso senza tanto successo. Un contadino infatti riesce ad impollinare al massimo 10 alberi al giorno, mentre un’alveare intero visita 225 mila fiori nell’arco di 24 ore.

Tra le le tante soluzioni, ci ha colpito quella dei Bee Hotels, hotel per le api che permettono agli insetti di sopravvivere e moltiplicarsi, difendendoli dal freddo eccessivo e dall’inquinamento. Nasce così il The Grand Beedapest Hotel, hotel per le api ispirato al film di Wes Anderson Grand Budapest Hotel. I designer di Pop Tart Works hanno puntato al riciclo creativo del cartone per creare un hotel per una colonia di api. Alcuni studenti dell’Università di Buffalo hanno creato un hotel per api, Elevator B, che assomiglia a un grattacielo dotato di un ottimo sistema di isolamento.