Mi hanno proposto di fare qualche lezione di arte in una scuola media tra le montagne del Trentino. Ho deciso di iniziare lavorando sul collage e sull’arte con materiali di recupero, anticipando alcuni temi proposti dalla Settimana Europea della riduzione dei rifiuti. Così mi sono ritrovata a parlare con i ragazzi di ecologia e di cambiamenti climatici.

La sorpresa più grande è stata vedere tanti ragazzi di prima, seconda e terza media totalmente estranei al tema. Si sono stupiti del fatto che l’impronta ecologica dell’umanità abbia superato da tempo le capacità del Pianeta Terra, e del fatto che stiamo consumando oltre 1 Pianeta e Mezzo, più di quello che abbiamo a disposizione. ‘Ma come, ci sono ancora tanti boschi attorno a casa!‘ hanno ribattuto alcuni di loro.

I dati scientifici sul tema del cambiamento climatico, che avevo deciso di mostrare loro con delle semplici slide colorate erano motivo di incredulità. Come se uno dei problemi più drammatici della nostra epoca non li coinvolgesse o toccasse direttamente, come se fosse solo il racconto di una voce lontana.

Qualche settimana fa Mercalli ha scritto: se la CO2 non fosse trasparente, ma densa e puzzolente, sarebbe più facile per l’umanità capire quali livelli di pericolo abbiamo raggiunto. Se la CO2 avesse odore, inizieremo a preoccuparci.

Non è stata solo un mio riscontro in una piccola scuola del Trentino Alto Adige. C’è uno scollamento gigantesco tra la percezione delle persone e la loro consapevolezza sui problemi ambientali e la reale situazione del Pianeta e del Clima.

Forse anche per questo Leonardo di Caprio, uno degli attori di Hollywood più famosi del momento, ha deciso di dedicare un video-documentario al cambiamento climatico descrivendo la situazione drammatica del nostro Pianeta, prossima ad un punto di non ritorno.

Ogni giorno riceviamo notizie allarmanti sull’ambiente e sui cambiamenti climatici, ma ogni giorno la situazione non fa che peggiorare. Dice Di Caprio all’inizio del Filma. Le persone e i mass media definiscono i dati scientifici ‘allarmanti’ oppure li ascoltano come se fosse un problema lontano, che non li coinvolge direttamente. Leonardo di Caprio si fa’ così portavoce della difesa dell’ambiente e del problema del cambiamento climatico.

Before the flood è un film da guardare per capire cosa l’umanità sta facendo sul Pianeta Terra e quali sono le previsioni climatiche dei prossimi anni. La realtà è molto chiara: il ghiaccio si scioglie, il pianeta si surriscalda, aree gigantesche si desertificano, le specie viventi si estinguono (con una media delle 100 specie al giorno perse per sempre), e gli eventi climatici pericolosi aumentano. E purtroppo i primi segnali allarmanti sono già una realtà.

La nostra casa si sta rovinando e questo danneggia tutti. Ha detto il Papa nella sua Enciclica Laudato Si, un segnale fondamentale lanciato da uno sei più importanti capi spirituali del Pianeta. La conferenza di Parigi  è stato un passo nella giusta direzione, un accordo importante mai accaduto prima nella storia. Ma quello che è stato fatto non è sufficiente.

E’ necessario prendere provvedimenti e cambiare rotta prima che sia troppo tardi. Se smettessimo immediatamente di bruciare combustibili fossili, ad esempio, la Terra continuerebbe comunque a riscaldarsi per poi tornare a raffreddarsi, sostiene un autorevole scienziato in Before the Flood.

Serve un cambiamento radicale. L’unica cosa che possiamo fare è cambiare stile di vita in modo sostanziale, moderare i consumi, smettere di bruciare combustibile fossile. E dobbiamo farlo tutti, prima che sia troppo tardi. Il cambiamento parte dalle persone, dai nostri acquisti e dalle nostre scelte quotidiane.

La prossima settimana tornerò in classe con questo film. Forse il “fascino” di Leonardo di Caprio convincerà più facilmente i ragazzi. Forse capiranno che il problema ambientale non solo è reale, ma è la principale sfida del loro tempo, quella che li vedrà vincitori o sconfitti, come succede in tutti i film di Hollywood.

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Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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