Ci sono molti motivi che ci spingono a viaggiare: il desiderio di conoscere posti nuovi, il brivido dell’avventura, la voglia di esplorare luoghi lontani dalle nostre routine, dove poter prendere una pausa dagli impegni quotidiani, rilassandosi e godendo del paesaggio. Il viaggio a volte, è anche interiore, spinge a comprendere i propri limiti e spesso anche a cambiare, di fronte a nuovi orizzonti.

L’arrampicata altro non è che un vero e proprio viaggio verticale, che da sempre affascina e cattura chiunque sia disposto a fare un po di fatica e abbia voglia di mettersi alla prova. E’ quasi un’arte, che ha seguito una lunga evoluzione nel corso della sua storia: dalle prime esplorazioni sul finire del 1700, ai grandi alpinisti dei nostri giorni, molto è mutato, dai materiali all’etica, ma quello che accomuna tutti gli scalatori, attraverso i secoli, sono la passione per la montagna e la voglia di viaggiare in modo alternativo!

Anche io, seppur nella mia breve esperienza alpinistica, mi sono fatta catturare dalla magia della scalata, scoprendo anche la bellezza del girare la nostra Penisola, alla ricerca di posti sempre nuovi dove arrampicare. Cambia la roccia, il paesaggio, la tecnica di progressione e a volte anche lo standard di difficoltà! E’ un gioco sempre nuovo e inaspettato, da condividere con preziosi compagni di cordata, intimi amici e compagni di avventura!

Se anche voi vi siete fatti catturare dalla magia del viaggio verticale, ecco dieci posti in Italia che proprio non potete perdere:

1. Val di Mello – Lombardia

all'imboccatura della valle: le montagne e il torrente
La Val di Mello – foto di Anita Cason

Questa verdissima valle della bassa Valtellina, è un vero e proprio paradiso per l’arrampicata granitaca. Vi accoglierà con la quiete dei suoi prati alpini, e dei piccoli abitati rurali del fondovalle, i suoi freschi torrenti e le sue imponenti pareti, circondate da maestose vette innevate che superano i 3000m, una tra queste, il Monte Disgrazia. Dal 2009 è anche riserva naturale, la più vasta area protetta di tutta la Lombardia.

La Valle venne scoperta negli anni ’70 da un gruppo di giovani e intraprendenti alpinisti che per primi scalarono le sue pareti, inaugurando un nuovo modo di intendere l’alpinismo, vedendo nell’arrampicata innanzitutto un gioco di libertà e creatività. Oggi le vie a più tiri sono circa 300: lunghe fessure e lame o placche compatte, che permettono eleganti passi in aderenza, su roccia sempre stupenda.

Per affrontare queste vie ci vuole però una buona esperienza alpinistica e nervi saldi: come vuole la tradizione del luogo, le protezioni sono spesso assenti o molto lontane! Tra le vie più conosciute “Il risveglio di Kundalini”, “Luna Nascente”, “Oceano Irrazionale”, “Mani di Fata”,..imperdibili capolavori che attirano tutti gli anni moltissimi scalatori!

La Valle è molto conosciuta anche per il bouldering, praticato sui grossi massi che punteggiano i verdi prati del fondovalle, resi famosi dal raduno internazionale che si tiene tutti gli anni, il Melloblocco.

Guida consigliata: Masino Bregaglia, Regno del granito, Volume II,  Andrea Gaddi, Polaris Ed. Sondrio, 2009

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni della Val di Mello

2. Valle del Sarca – Trentino

pareti verticali e sullo sfondo la valle
Cima alle Coste – Valle del Sarca – foto di Anita Cason

Questa stupenda valle si estende tra i paesi di Arco e Sarche, in provincia di Trento, seguendo il corso del fiume Sarca che la attraversa nel fondovalle. Un’infinità di vie, sia alpinistiche che sportive, risalgono le pareti sulla destra orografica della valle: se ne contano oggi più di 500, e aumentano ogni anno!

La vera fortuna della Valle inizia negli anni ’90, quando un gruppo di alpinisti appassionati, inizia ad aprire nuove linee, curandone la chiodatura e i sentieri di accesso, creando così un vero e proprio “parco divertimenti”, sia per gli scalatori locali che per i turisti.

Il clima mite, dovuto all’influenza del vicino Lago di Garda, permette l’arrampicata quasi tutti i mesi dell’anno e dona alla Valle un sapore un po’ mediterraneo, con ulivi e lecci che crescono rigogliosi. E’ sempre un emozione stare appesi in parete e guardare la vita che scorre sotto, nei campi di mele, nei vigneti, nei paesini che punteggiano la valle, o ammirare le verdi cime tutt’attorno e il blu dei molti laghi della valle.

Sfogliando una guida non avrete che l’imbarazzo della scelta! Ce n’è per tutti i gusti: dalle vie classiche a quelle sportive, fino all’artificiale, dalle vie lunghe ed impegnative a quelle corte, adatte per un pomeriggio all’aria aperta. Tra i miei settori preferiti “Mandrea” e “Lo Scudo” di Cima alle Coste, anche se è difficile trovare una parte dove non ci sia almeno una via che meriti di essere ripetuta!

Guida consigliata: Arco Pareti, Vie classiche moderne e sportive in Valle del Sarca, Diego Filippi, Versante Sud

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni della Valle del Sarca

3. Valle dell’Orco – Piemonte

uno scalatore segue una fessura granitica arrampicando
Sul granito della Valle dell’Orco – planetmountain.com

Una valle incontaminata che si apre tra il massiccio del Levante e il Parco del Gran Paradiso, posto imperdibile per chi ama l’arrampicata su granito. I primi alpinisti a tracciare linee sulle sue pareti negli anni ’70, furono dei giovani che, con lo stesso spirito degli scalatori californiani nella valle dello Yosemity, ricercavano il piacere dello stare in parete e vedevano nell’arrampicata un viaggio interiore più che la conquista delle cime, superando l’idea della lotta con l’Alpe, inaugurando così la corrente del “Nuovo Mattino”.

Sergent, Caporal, Vallone di Noaschetta o di Piantonetto, sono solo alcuni dei nomi delle pareti dove corrono moltissime linee, soprattutto in stile tradizionale. Il periodo migliore per l’arrampicata in valle dell’Orco è tra aprile e novembre.

Guida consigliata: Valle dell’Orco, Dal Trad all’arrampicata sportiva, Maurizio Oviglia, Versante Sud

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni della Valle dell’Orco

4. Rocca Sbarua – Piemonte

il rifugio in primo piano con dietro la rocca che spunta con la sua roccia chiara
La rocca che spunta dietro al rifugio – climbyourlife.net

A circa 50km a ovest di Torino si trova un luogo storico per l’arrampicata in Piemonte: la Rocca Sbarua (1050m), che si erge sopra i boschi della pianura pinerolese, sul versante meridionale del monte Freidur, con una splendida vista sul Monvisio.

Le sue pareti, di solido granito, offrono splendide arrampicate lungo fessure, diedri e placche d’aderenza. Molti sono gli alpinisti che ogni anno, in tutte le stagioni, accorrono per ripetere le vie aperte da nomi importanti dell’alpinismo piemontese, come Gervasutti, Boccalatte e Motti: la rocca vanta di una lunga tradizione storica, oltre che di circa cento vie attrezzate per l’arrampicata sportiva, ma anche di itinerari dal sapore tipicamente classico. Il rifugio Melano è un comodo e accogliente punto d’appoggio, dove potrete anche gustare i piatti della tradizione piemontese.

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni della Rocca Sbarua

5. Finale Ligure – Liguria

pareti di roccia a picco sul mare
Le pareti di Capo Noli – chmoser.ch

Conosciute in tutta Europa, soprattutto per l’arrampicata sportiva, sono le magnifiche pareti di Finale Ligure, a circa 25 Km da Savona. In un’area di circa 10km quadrati si trovano oltre 150 falesie, dove si arrampica tutto l’anno grazie al clima mite e alla particolare esposizione delle pareti. La roccia che si trova qui è unica: calcare disegnato a buchi, buchetti e gocce d’acqua, canne verticali e fessure..si vede chiaramente il gioco di erosione del mare attraverso i secoli.

Tra le più conosciute sono le falesie di Capo Noli, a picco sul mare, dove si può provare l’emozione di scalare direttamente sopra l’azzurro dell’acqua. Ma Finale sono famose anche le vie a più tiri del “Paretone”, il Bric Pianarella, il più alto di tutta l’area, circondato da un ambiente affascinante. Molte delle vie storiche, aperte a partire dagli anni ’70 sono state oggi richiodate, ma si tratta comunque di linee dal sapore alpinistico. Nel settore più a sinistra della parete si trovano vie di circa 150m: da non perdere la via “Fivy” e la via “L’impari lotta del conte di Montesordo e del drago sanguinio”. Il settore centrale è quello dove si concentrano le vie migliori che meritano sicuramente una visita. La parte destra dopo la grande erosione, offre alcune vie di soddisfazione come l’“Amicizia” e il “Tempio della Gioventù Psichica”.

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni di Finale Ligure

6. Pietra di Bismantova – Emilia Romagna

due scalatori su una via sulle pareti della pietra
Riccardo e Laura su “Eta Beta”, Bismantova – foto di Anita Cason

La Pietra di Bismantova si erge maestosa ed isolata sopra il profilo dell’Appennino Emiliano, impossibile non notarla mentre si percorre la strada verso Castelnovo ne’ Monti, accogliente e bonario paese che sorge ai suoi piedi, a circa 40Km da Reggio Emilia.

Si tratta di un grande “sasso” di arenaria, dalle gialle e grige pareti verticali, ricoperto da boschi di noccioli e e verdi prati fioriti, circondato da dolci colline coltivate. Incastonato sulle pendici della Pietra, si trovano un eremo benedettino del XVIII secolo e una chiesetta. Dall’inizio del ‘900 ad oggi sono state aperte moltissime vie, alpinistiche, sportive e in artificiale. Da non perdere sono sicuramente le vie “Oppio”, “Zuffa-Ruggero”, “Italia ’90”, ma la scelta è veramente molto ampia!

Alcuni settori sono stati attrezzati con monotiri, anche molto impegnativi, e sui massi tutt’attorno si può praticare il bouldering..insomma ce n’è per tutti i gusti! E dopo una giornata passata a scalare in questo posto magico, non dimenticatevi di fermarvi ad assaggiare un ottimo piatto della cucina Emiliana: gnocco fritto, ciccioli e tortelli!

Guida Consigliata: Pietra di Bismantova. Vie e Falesie, Diego Filippi & Matteo Bertolotti, Versante Sud, 2015

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni della Pietra di Bismantova

7. Gran Sasso – Abruzzo

tra le chiare rocce del gran sasso
Sul Paretone del Gran Sasso – planetmountain.com

Nel cuore d’Italia con le sue pareti di calcare, il Gran Sasso è un luogo affascinante anche se spesso poco conosciuto, dove si possono trovare magnifici itinerari per l’arrampicata. Corno Piccolo, Corno Grande, Paretone, Pizzo d’Intermesoli, sono solo alcuni dei settori dove si trovano vie dai 200m fino a 1000m di lunghezza. Si tratta di un massiccio elevato: il periodo più adatto per l’arrampicata è sicuramente l’estate. Spesso, sui sentieri si trova neve fino a fine Maggio, e in autunno già comincia a fare freddo: pianificate bene la vostra gita, se decidete di andare ad esplorare queste cime, le più elevate del nostro Appennino.

Guida consigliata: Gran Sasso. Vie classiche, moderne e d’avventura, Alberto Bazzucchi e Igor Brutti, Versante Sud

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni del Gran Sasso

8. Palinuro – Campania

uno scalatore su una rossa parete verticale a picco sul mare
Spiaggia della Molpa – planetmountain.com

Capo Palinuro è una perla del Parco Nazionale del Cilento, nella parte più meridionale della Campania. Qui la roccia rossa e tiepida si specchia nel mare: il “Gigante Addormentato”, strapiomba sull’acqua azzurra, che riflette i contorni di grotte e cavità. E’ il posto ideale per una vacanza per chi, oltre ad arrampicare, desidera un po di relax in spiaggia! Due sono le falesie più conosciute: La Molpa, attrezzata con più di 40 vie e Vauz, nella frazione di Foria, immersa nel verde, a circa 3km da Palinuro, dove ci sono circa 25 vie, adatte a climber esperti ed allenati!

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni di Palinuro

9. San Vito lo Capo – Sicilia

uno scalatore sulle rosse pareti con il mare alle spalle
Maurizio sulle pareti di San Vito lo Capo – foto di Anita Cason

Lungo la bellissima spiaggia di San Vito lo Capo, sulla costa occidentale della Sicilia tra Trapani e Palermo, si estende una lunga fascia rocciosa, attraversata da bellissimi itinerari di arrampicata sportiva. Sono soprattutto falesie di monotiri, dai quelli più facili ai più impegnativi e strapiombanti, che attraversano le rosse pareti dalle prese aguzze che guardano il mare. Se è bel tempo qui si scala anche in Dicembre, godendo di magnifici tramonti sull’orizzonte tranquillo del mare, mentre in estate è il posto ideale per una vacanza di roccia e di sole! Da non perdere assolutamente è la falesia di Calamancina, che si affaccia sull’omonima baia. Nei vari settori in cui è suddivisa, troverete itinerari di tutte le difficoltà, da quelli adatti ai meno esperti, fino a “Chr.is.to”, 8a , e “Banana Biologica”, 7a+, i più famosi della “Grotta”.

Guida consigliata: Di Roccia di Sole. Arrampicate in Sicilia, Massimo Cappuccio, Chiara Cianciolo, Giuseppe Gallo, Versante sud

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni di San Vito lo Capo

10. Cala Gonone – Sardegna

spiaggia con pareti di roccia e guglia
Aguglia di Goloritze – Cala Gonone

Non sono solo il mare cristallino e le bellissime selvagge spiagge a fare della Sardegna una meta imperdibile. Quest’isola offre moltissime possibilità anche per chi cerca un po di avventura e un tuffo nella natura, dai solitari sentieri nella macchia mediterranea a magnifiche pareti dove arrampicare specchiandosi nel blu del mare.

Una delle zone più conosciute dagli scalatori è Cala Gonone, un ridente paese che si affaccia nel Golfo di Orosei. Qui le falesie attrezzate sono davvero tante e di tutte le difficoltà e si trovano anche alcune vie di più tiri. Fuili e Biddiriscottai sono i curiosi nomi di due delle tante falesie a ridosso del mare mentre Poltrona e Budinetto si trovano appena fuori dall’abitato di Cala Gonone in direzione di Dorgali.

Le pareti del Monte Oddeu, poco lontano dalla costa, offrono invece molti itinerari a più tiri di arrampicata plasir su roccia sempre fantastica. I periodi migliori per esplorare questa zona sono la primavera e l’autunno, evitando così il torrido caldo estivo, ma potendo anche godere di un po di riposo sulle bellissime spiagge del Golfo.

Dove dormire: scopri tutti gli alloggi eco-sostenibili nei dintorni di Cala Gonone

 

Immagine di copertina: Roberto su “Stelle di Polvere”, Valle del Sarca – foto di Anita Cason