Il mio primo incontro con il Lupo in Lessinia è stato nel 2012, ci racconta Luca Signori, una delle guardie Forestali del Parco Naturale della Lessinia. Non avevo mai visto un lupo prima e continuavo a pensare che non fosse possibile, dicendo tra me e me “questo è un cane”..  E invece era una femmina di Lupa italiana, battezzata Giulietta, che aveva percorso migliaia di chilometri fino ad arrivare tra i boschi selvaggi del Parco della Lessinia, al confine tra il Trentino e il Veneto.

Slavc e Giulietta, la storia dei Lupi della Lessinia

Qui, dopo un viaggio di 2mila chilometri, attraverso tre paesi, Slovenia, Austria ed Italia, guadando fiumi a nuoto, superando strade, autostrade e ponti, la raggiunge un lupo di razza slovena, Slavc. Del suo viaggio sappiamo tutto perché il lupo era stato radiocollarato dall’Università di Lubiana. L’incontro tra Slavc e Giulietta è amore a prima vista.

Lupo in Lessinia

Slavc e Giulietta decidono di fermarsi tra i monti Lessini e di mettere su famiglia, dopo un anno sono nati i primi cuccioli, e l’anno successivo la seconda cucciolata, ancora più numerosa. La loro storia è diventata un caso internazionale, finita su “De Guardian” e su “De New Scientist” ed è il simbolo dei nuovi carnivori che tornano a popolare l’Europa. Per questo, il progetto Europeo Life WolfAlps iniziato nel 2013 sta lavorando per il monitoraggio del Lupo su tutto l’arco alpino, ma sopratutto per favorire la convivenza stabile tra i lupi e le attività umane. All’interno di questo progetto europeo, grazie alla mostra #PostiDaLupi promossa dal Museo delle Scienze di Trento e grazie alla collaborazione tra Ecobnb e il MUSE, ci troviamo sulle tracce dei lupi guidati da Serena e dal corpo Forestale del Parco della Lessinia, insieme agli autori delle foto più belle, vincitrici del contest #PostiDaLupi.

Tra malghe biologiche e foreste secolari, il nostro percorso sulle tracce dei lupi nel Parco della Lessina

Malga Riondera
Malga Riondera

In Lessinia ci sono tante malghe quanti giorni dell’anno, dice un proverbio popolare. E in effetti le malghe sparse sul territorio lessino sono davvero tante. Una di queste è Malga Riondera, ereditata da Andrea e Alice che l’hanno trasformata in un agriturismo eco-sostenibile e fattoria didattica.

Il nostro itinerario inizia qui, con un buon caffé sul prato della malga. Attorno a noi le galline che scorrazzano felici e le pecore al pascolo. Alice le sta crescendo come fossero sue figlie perché il suo sogno è produrre il formaggio fresco per gli ospiti, da offrire insieme al miele squisito della malga e alle marmellate fatte in casa.

Da quando sono arrivati i lupi in Lessinia, tutto è diventato più complicato, ci spiega Andrea. Il lavoro richiesto per mettere in sicurezza le pecore ogni sera al fine di evitare l’attacco dei Lupi è molto consistente e impattante su una piccola azienda come la nostra. Qualche anno fa i lupi hanno predato il loro asinello Osvaldino, addestrato per le attività dei bambini. Da questo evento, avvenuto a Malga Riondera, è nato un percorso didattico sulle tracce dei lupi anche attorno al territorio della Malga. Mi sembra un bellissimo esempio di come trasformare una vicenda negativa in possibilità positive!

Alta Lessinia, Percorso sulle Tracce dei Lupi
Alta Lessinia, foto di Silvia Ombellini

Con la guida e le guardie forestali ci spostiamo nell’Alta Lessinia, nel territorio più frequentato dai lupi.

Attraversiamo a piedi boschi secolari e paesaggi mozzafiato, fino a ritrovarci sul percorso abituale del lupo. Lungo il sentiero le tracce della sua presenza si susseguono senza sosta. Dalle impronte al pelo degli animali sbranati dai lupi. La fototrappola ci mostra il passaggio di una coppia di lupi la notte precedente il nostro arrivo.

La camminata emoziona ad ogni passo. Percepiamo la presenza dei lupi, osserviamo le loro tracce e ascoltiamo i racconti appassionati del corpo forestale della Lessinia. Incontriamo anche un allevatore preoccupato che ci racconta un episodio di qualche notte prima: i lupi hanno predato il suo cavallo.

Sembra essere in atto una lotta tra lupi e uomo per difendere i reciproci territori. Ma forse è solo una fase nuova che costringe gli abitanti della Lessinia e i lupi a ricercare un nuovo equilibrio, e una possibilità di convivenza. Da un lato, le malghe dovranno investire nuove risorse nella sicurezza, tra recinti, cani da pastore e fototrappole. Dall’altro avranno più visibilità e nuove possibilità turistiche, in una parola più visitatori interessati ai territori selvaggi e ai percorsi da lupi, come noi. E voi cosa ne pensate?

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Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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