Le ciaspole, o racchette da neve, furono inventate probabilmente in Canada, in epoche molto lontane, forse già dal 6000 a.C.. Da allora furono utilizzate dagli abitanti delle zone artiche per muoversi, dai popoli delle montagne asiatiche per cacciare e dai boscaioli delle Alpi per raccogliere la legna.

Ora le ciaspole, che non sono più di legno ma di metallo e plastica, rappresentano un’alternativa più ecologica ad altre attività invernali, come lo sci. Le escursioni invernali con le racchette da neve permettono di scoprire la natura imbiancata in modo più autentico: camminare nei boschi circondati dagli alberi innevati, da scenari fiabeschi e dal silenzio dell’inverno è un’esperienza imperdibile.

In più, è un’attività facile da imparare ed adatta a tutti; i meno sportivi, i bambini e gli anziani potranno vivere appieno la montagna con meravigliose passeggiate.

Scopri i 5 itinerari da non perdere che abbiamo selezionato per te!

1. I panorami delle Odle di Funes (Alto Adige)

Siamo in Alto Adige, in una delle zone più incontaminate. Si parte dalla malga Zannes,a 1686 mlsm, camminando lungo un’ampia traccia forestale. La prima parte dell’itinerario è adatto a tutti, le indicazioni sono chiare e tendenze comode. Ci si addentra nei boschi fino a incontrare i pascoli della malga Gampen, siamo a 2062 mslm. Consigliamo di proseguire solo a chi ha una certa esperienza in montagna. Si lascia la malga sulla sinistra procedendo verso il rifugio Genova, che si trova nel mezzo del pendio. Siamo già a 2340 mslm e manca l’ultimo tratto per raggiungere il passo di Poma; da qui i panorami sull’intera catena delle Odle di Funes sono davvero mozzafiato.

Dove dormire: Ai piedi delle Dolomiti Odle, che sono Patrimonio UNESCO, al margine di un bosco idilliaco trovi dei luminosissimi appartamenti sostenibili, attrezzi di tutto, arredati con mobili di legno.

Curiosità: Peter, il padrone di casa Schatzer, è, tra le altre cose, maestro di sci e guida per escursioni e sarà lieto di consigliarvi altre gite e, su richiesta, accompagnarvi.
I panorami delle Odle di Funes

2. Un balcone con vista a 360° (Veneto)

Ci spostiamo in Veneto per raggiungere la cima del Monte Rite. Da Forno di Zoldo saliamo vero il passo Cibiana, fermandoci in località Quattro Tabià. Da qui si segue il sentiero n°494 che ci porta dentro a un meraviglioso bosco. Arriviamo alla forcella di Val Inferna e proseguiamo attraverso il sentiero n. 478 che ci porterà sino in cima. A questo punto si sale piuttosto rapidamente sino alla forcella Deona, a 2053m. Il panorama inizia ad aprirsi e possiamo ammirare la Val Boite e il monte Pelmo. Arrivati in cima si apre davanti ai nostri occhi troviamo un panorama incomparabile: un vero e proprio balcone sulle Dolomiti che ci permette di ammirare l’Antelao, la Val del Boite, il Sorapiss, il M. Pelmo, la Marmolada, Croda da Lago e la conca di Cortina.

Dove dormire: Proprio a Forno di Zoldo troverai il B&B Dormì e Disnà, un’antica casa di montagna del 1700 in legno e pietra restaurata secondo i criteri di bioarchitettura.

Curiosità: Durante la prima Guerra Mondiale l’Esercito italiano, per la sua posizione panoramica scelse il Monte Rite come Forte di artiglieria. Oggi il Forte è stato restaurato ed è sede del Museo nelle Nuvole – il Messner Mountain Museum
Monte Rite

3. Sul Sentiero delle Leggende (Trentino)

Arriviamo in Trentino, da Vigo di Fassa prendiamo l’impianto di funivia con le ciaspole in mano; tempo 10 minuti e raggiungiamo Ciampedie. Dall’arrivo della seggiovia teniamo la destra e proseguiamo, in un tratto in discesa piuttosto ripido verso Pian Pecei. I panorami sono sul Catinaccio, sul Vajolet e sul Larsec sono davvero spettacolari e sembra di essere al centro di un luogo davvero magico, fuori dal mondo.

Dove dormire: A Vigo di Fassa l’Active Hotel Olympic ti aspetta con meravigliose stanze, cucina gourmet e un’incredibile area benessere. E tutto in armonia con la natura!

Curiosità: L’itinerario è chiamato Sentiero delle leggende e i cartelli di Re Laurino, durante la vostra passeggiata, vi racconterà il mondo incantato del suo regno e le sei leggende ladine che animano questi luoghi.
Passeggiata con le ciaspole

4. Verso l’alpeggio Berrier (Valle d’Aosta)

Una vallata completamente innevata ci accoglie con il tipico ed idilliaco silenzio invernale. Siamo in Valpelline, nota località della Val d’Aosta. Partiamo da Chez des Chenaux, frazione di Bionaz. Procediamo verso ovest su una stradina innevata.  In 45 minuti raggiungiamo Grand Rond che già offre una bella vista sulla valle. Lasciamo la pista per inoltrarci nel bosco, risalendo un breve pendio. Ritroviamo presto la pista  che ci porta nei pressi del torrente Moulin. Giriamo a destra seguendo la pista e davanti a noi intravediamo la meta: l’Alpe Berrier. Proseguiamo dritto verso l’alpeggio che offre suggestivi panorami sulla Becca di Luseney.

Dove dormire: Proprio a pochi passi dal punto di partenza del nostro itinerario, ci aspetta un B&B ecosostenibile, l’Alpe Rebelle. Daniel Pellier, il proprietario, lo racconta così: “abbiamo scelto di ristrutturare la vecchia casa dei nonni per aprire un’attività nella valle più selvaggia della Valle d’Aosta, l’unica senza impianti di risalita e lontana dai circuiti del turismo di massa. Era logico creare un’attività che si integrasse al meglio con l’ambiente naturale che la circonda“. Scopri le travi a vista nelle camere e gusta i tipici sapori della Valpelline.

Curiosità: Le passeggiate circostanti allo chalet danno la possibilità di avvistare stambecchi, aquile, camosci e marmotte.

Itinerario con le ciaspole verso l'Alpe Berrier

5. Tra boschi e immensi panorami (Piemonte)

Un itinerario perfetto per chi prova le ciaspole per la prima volta è quello in Valle Maira, alla conquista della Costa Chiggia. Si parta dalla Parrocchiale del borgo di Marmora, seguendo la stradina innevata che sale verso i larici. Seguendo il sentiero ci inoltriamo nel bosco che ci conduce nei pressi della chiesa di San Teodoro, da dove possiamo ammirare il Monviso. Proseguiamo verso destra sul versante occidentale della Costa Chiggia. A 1978m troviamo un casotto, nell’insenatura sotto il Monte Buch. Proseguiamo e man mano gli alberi spariscono, aprendo bellissimi panorami. Troviamo un rifugio e proseguiamo verso sud raggiungendo così la cima di Costa Chiggia. Lo sguardo arriva lontano, sino alle cime del Tilbert e Piovosa e sul Monte Giobert.

Dove dormire: un’antica borgata di Marmora, Sagna Rotonda, ha preso nuova vita. Giovanni e sua moglie hanno ristrutturato gli chalet in modo ecosostenibile e l’hanno trasformato in un bellissimo Albergo Diffuso. Nasce così l’Ecovillaggio Sagna Rotonda con energia 100% verde e anche un piccolo ristorante.

Curiosità: d’inverno l’ultimo chilometro per arrivare all’Ecovillaggio è pieno di neve! Il tratto di strada non viene infatti sgomberato. I vostri bagagli verranno portate dal gatto delle nevi, mentre voi seguirete le sue tracce con le ciaspole (puoi noleggiarle). Vivi un’esperienza autentica della montagna!

Itinerario con le ciaspole in Valle Maira

 

Ami camminare con le ciaspole in montagna? Scegli uno di questi itinerari, non te ne pentirai. Tornerai a casa con le gambe piene di chilometri e gli occhi pieni di panorami indimenticabili.

 

Immagine di copertina: foto di Nicole June via Flickr

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