Ci hanno preso per mano e portato insieme a loro nei loro viaggi, con le loro parole e le loro foto abbiamo passeggiato tra luoghi selvaggi e paesaggi letterari. Abbiamo pedalato con loro in bici e abbiamo scalato montagne. Non è stato facile scegliere tra tutti i partecipanti, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Sono loro i vincitori del contest Condividi la tua avventura verde! (Share your Green Adventure!) Conosciamoli meglio e rileggiamo i loro bellissimi itinerari.

Susanna Trino ti fa camminare tra i fiordi Norvegesi

Ci ha portato sino in Norvegia, in un angolo poco conosciuto ma meraviglioso, tra bellissime scogliere e fiordi mozzafiato.

Vincitrice del contest

<<Ho 25 anni, sono laureata in giurisprudenza, sono fotografa e viaggiatrice per passione. Ho lavorato per un anno a Londra e ora sono di nuovo in Italia e studio per l’esame d’ avvocato. Sono una chiacchierona e una sognatrice. Il mio sogno nel cassetto e’ lavorare per il National Geographic.

Mi definisco una viaggiatrice non una turista, amo pranzare con le popolazioni locali, conoscere usanze e costumi, aiutare se posso, partecipare, curiosare, perdermi da sola per boschi e natura selvaggia, adoro camminare per ore.

L’itinerario da Tau alla Pulpit Rock nasce da un articolo su Oslo e i fiordi norvegesi, letto per caso su un aereo da Londra a Roma. Tornavo a casa per qualche giorno e leggendo, frase dopo frase, mi innamoravo di quei posti.

È un itinerario che ho preparato personalmente con l’aiuto di una ragazza norvegese conosciuta per caso a Londra e che devo ringraziare per gli innumerevoli consigli. E ancora grazie a tutti voi per avermi premiata.>>

Rileggi qui l’itinerario di Susanna Trino

Carmen Delia Gurinov ti fa scoprire il Petrarca in bicicletta

Con lei abbiamo ripercorso in bicicletta la stessa strada che faceva Francesco Petrarca, quando da Padova si trasferiva verso la sua casa sui colli.

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<<Sono Carmen e accompagno turisti individuali e gruppi in bici, in barca e a piedi nella zona dei Colli Euganei e della bassa pianura padovana. Sono cittadina rumeno-italiana e i miei occhi da forestiera colgono con interesse vivo le bellezze del territorio dove abito. 

La mia attività di accompagnatrice turistica, dal nome Viaggiare curiosi è nata per scoprire l’Italia nascosta che in pochi conoscono e che pochi promuovono.

Il mio desiderio è quello di valorizzare il paesaggio minore attraverso itinerari che sono delle vere esperienze di lentezza! Le informazioni che dò ai miei turisti contemplano soprattutto gli aspetti geografici del territorio, vista la mia formazione di geografa a Padova. Mi piace richiamare l’attenzione sulla storia della bonifica veneziana, coi manufatti idraulici che fanno da testimonianza, come il ponte-canale di Montaigne che si trova sull’anello ciclabile dei Colli Euganei, sul bordo delle Valli Selvatiche. Credo che il migliore dei modi per presentare il paesaggio d’acqua sia dal bordo di una barca, vogando alla veneta, o in bici dall’argine fluviale.

Sono un’amante della bici e delle camminate, quindi di un ritmo slow del viaggiare per poter scoprire ogni piccola storia che il territorio mi racconta. Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi, diceva Marcel Proust.

Per me viaggiare quindi vuol dire semplicemente salire sul mio “monte” preferito dell’acrocoro euganeo, il monte Fasolo, e dalla sua dorsale guardare un panorama che è una vera lezione di storia di geologia e di storia dell’uomo! 

Per me viaggiare quindi vuol dire semplicemente scoprire la campagna che qui si è conservata intatta, in gran parte ferma a un momento fortunato. Viaggiare significa anche scoprire antichi saperi come la voga alla veneta e gli antichi mestieri legati alla ceramica e all’enogastronomia, tutti ottimi elementi per un turismo sostenibile.

L’esperienza proposta va a riscoprire quegli aspetti come l’ambiente, la cultura, l’arte, la letteratura che fanno di un luogo, un luogo unico e particolare. La nostra escursione in bici attraversa un celebre paesaggio letterario fatto da ville venete come Villa Molin e Villa Selvatico – Sartori, imponenti castelli come il Castello del Catajo, antichi porti fluviali come Battaglia Terme, opere idrauliche cinquecentesche e città murate come Monselice. Raggiunge infine la graziosa Arquà Petrarca, uno dei borghi più belli d’Italia e città medievale tra le migliori conservate. 

L’itinerario proposto segue in parte lo stesso percorso che faceva Francesco Petrarca quando da Padova si recava alla sua casa sui colli. Nei secoli successivi alla sua morte, la Riviera Euganea è stata percorsa da numerosi letterati come Byron e Shelley che sono saliti fino ad Arquà per fare visita alla tomba e alla residenza del poeta. E lo faremo anche noi. Vi invito pertanto a scoprire assieme a me i fieri caratteri dei Colli Euganei, gli antichi saperi e sapori, le poesie, gli scritti, i nomi dei grandi uomini che hanno viaggiato in queste terre prima di noi. Tutta materia prima per un turismo esperienziale di qualità!>>

Rileggi qui l’itinerario di Carmen Delia Gurinov

Stefano Zocca ti guida nella natura selvaggia del Friuli

Le sue fotografie degli stambecchi e della natura dell’Alto Friuli ci hanno fatto venire una voglia irrefrenabile di partire.

Stambecco in Friuli
Stambecco, foto di Stefano Zocca

 

<<Ho 53 anni e sono sposato con Anna da 25, abbiamo 4 figli e lavoro in un Comune in provincia di Modena. Ho scoperto la fotografia molto presto (attorno ai 14 anni), grazie a mio padre. Grazie a lui ho anche iniziato a viaggiare fin da bambino, e per me le due cose (viaggiare e fotografare) sono sempre state legate. Credo che gran parte di ciò che sono lo debba proprio a queste esperienze che mio padre mi ha permesso di vivere, e cerco di fare la stessa cosa con i miei figli. Proprio per questo con me in questa “avventura” c’era Pietro, il terzogenito, 12 anni: volevo che cominciasse ad apprezzare la montagna e la libertà di muoversi immersi nella natura. Naturalmente abbiamo cominciato nelle zone che conosco meglio, ovvero le ampi Giulie orientali, a pochi chilometri dal paese natale dei miei nonni materni, Pontebba, i luoghi della mia infanzia. É stata una delle più belle esperienze della mia vita, e credo che resterà per sempre nella nostra memoria.>>

Rileggi qui l’itinerario di Stefano Zocca

Menzione speciale

Ivan Nikolić non ha vinto ma il suo viaggio in bici alla scoperta della Serbia merita davvero!

La strada del vino, Serbia
Ivan Nikolic e la sua ragazza, in bicicletta lungo la strada del vino

Lungo la strada del vino abbiamo conosciuto insieme a lui i tipici villaggi serbi, i suoi panorami, l’affascinante lago Celije.

Leggi qui il suo itinerario: La strada del vino e il lago Ćelije, Serbia

 

Grazie a tutti i partecipanti e buon viaggio ai nostri vincitori!

 

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Autore: Chiara Marras

Sono Chiara, 30 anni, una laurea in tasca e tanti progetti in mente. Credo fortemente nel web come punto di scambio e divulgazione e penso che uno dei temi più urgenti in questo momento sia l'eco-sostenibilità. Perché allora non riscoprire il viaggio come unione con la natura e con la cultura locale?
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