Nei prossimi mesi si deciderà il futuro del Mondo. – Jeffrei Sachs, consulente ONU.

Oggi a Parigi si apre il summit mondiale per fermare i cambiamenti climatici. Più di 190 delegazioni di diversi Paesi, alcuni in guerra tra di loro, cercheranno di trovare un accordo epocale per fermare il pianeta dal disastro climatico, chiudendo la trattativa entro l’11 di dicembre 2015.  Un vertice confermato nonostante gli attentati terroristici che hanno insanguinato la Francia e che assume per questo un altissimo valore anche simbolico. Un incontro preceduto ieri da numerose manifestazioni in tutto il Mondo, lanciate da Avaz per far riflettere i politici sugli effetti visibili del cambiamento del clima, che stanno mettendo a rischio le vite delle generazioni future.

Ma a che punto siamo con i cambiamenti climatici? Ecco una sintesi della situazione.

1. Anidride carbonica

La concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera continua ad aumentare. Il 2015 è stato l’ultimo anno nella storia in cui gli esseri umani hanno respirato un’aria che conteneva meno di 400 parti per milione (ppm) di CO2. Non era mai successo prima nei centomila anni della storia dell’uomo! La quantità di Co2 è destinata a crescere e questo avrà degli effetti negativi. Un recente studio dell’Università di Harvard dimostra ad esempio che il processo cognitivo umano subisce un considerevole peggioramento già a concentrazioni di CO2 sopra 600 ppm.

Parti per milione di Anidride Carbonica (CO2) contenute nell'atmosfera
Parti per milione di Anidride Carbonica (CO2) contenute nell’atmosfera

2. Buco dell’Ozono

Secondo la Nasa il buco dell’ozono sopra l’Antartide ha raggiunto una dimensione mai registrata prima, toccando il picco di 28,2 milioni di chilometri quadrati lo scorso 2 ottobre. Quello che preoccupa gli esperti non è solo il record di estensione ma anche il periodo insolito (ottobre, appunto) in cui questo si è registrato.

buco dell'ozono, record di estensione
Buco dell’ozono, record di estensione registrato il 2 ottobre 2015

3. Oceani

Continua inesorabilmente l’innalzamento del livello dei mari. Tra il 1870 e il 2000, il livello del mare è aumentato di 1,7 millimetri l’anno in media, per un aumento totale livello del mare di oltre 22 centimetri (0,7 piedi o 8,7 pollici). L’osservatorio della Nasa ha misurato un aumento più rapido del livello delle acque negli ultimi anni, circa 3 millimetri l’anno, per un aumento totale livello del mare di 4,8 centimetri (0.16 piedi o 1,89 pollici) tra il 1993 e il 2009. Si prevede un’innalzamento tra i 18 e i 59 cm nel corso del prossimo secolo. Oltre ad erodere le coste e a causare più frequenti innondazioni, si stima che questo accelererà il processo di scioglimento dei ghiacciai polari. In più, le maggiori temperature dell’acqua causa acidificazione e conseguenti danni irreparabili alle creature marine e ai coralli.

 

Il livello del mare si è innalzato di circa 20 centimetri (7,9 pollici) durante il ventesimo secolo.
Il livello del mare si è innalzato di circa 20 centimetri (7,9 pollici) durante il ventesimo secolo.

4. Ghiacciai

La fusione dei ghiacciai continua. Nel 2014 i ghiacciai hanno perso in media 853 millimetri di equivalente in acqua. In Groenlandia, tra il 13 e il 19 agosto 2015, è stato misurato il distaccamento di una superficie di ghiaccio pari 12.4 chilometri quadrati, equivalenti a circa 17,5 Km cubi di ghiaccio. E’ un quantitativo impressionante che potrebbe coprire l’intera isola di Manhattan. Oltre ad aumentare l’innalzamento dei mari, la riduzione dei ghiacciai causa problemi legati alla disponibilità di acqua in agricoltura e frane.

Distaccamento del Ghiacciaio in Groenlandia a causa del Riscaldamento Globale
Distaccamento di un grande Ghiacciaio in Groenlandia, fonte Nasa

5. I disastri climatici

Questo interessante grafico interattivo visualizza i disastri climatici nei vari continenti dal 1900 ad oggi. Sicuramente c’è stato un rilevamente aumento di disastri attribuiti al cambiamento climatico: tempeste, frane, uragani, eccetera. E’ già cominciata la migrazione dei cosiddetti “profughi climatici” che sfollano da zone colpite da calamità legate al clima, secondo l’Onu sono oltre 20 milioni ogni anno.

Vicenza, alluvione del 1 novembre 2010
Vicenza, alluvione del 1 novembre 2010

Per capire meglio il punto in cui siamo arrivati,  Jeffei Sachs e altri scienziati incaricati dall’ONU per analizzare la situazione, spiegano che se nel 2070 guidassimo tutti auto elettriche e riuscissimo a passare all’energia elettrica pulita al 100%, avremmo solo il 70% di probabilità di rimanere sotto i 2 gradi del riscaldamento globale.

In pratica un cambiamento radicale sul modo in cui produciamo l’energia e la utilizziamo è urgente e indispendabile. Gli esperti dicono la Conferenza di Parigi è davvero l’ultima possibilità per riportare il riscaldamento del pianeta sotto i 2 gradi e scongiurare la catastrofe climatica. Riusciranno a capirlo i politici di tutto il mondo?

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Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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