Turismo ecologico e/o responsabile o ecoturismo è un neologismo che viene dalla combinazione di due termini: ecologia, ovvero scienza che studia i rapporti tra noi e l’ambiente, e turismo.

Sempre più persone sposano questa nuovo approccio alle proprie vacanze scegliendo strutture verdi, attività a basso impatto sull’ambiente e sulle popolazioni locali e mezzi di trasporto che limitino, se non eliminino, l’inquinamento causato.

Spesso queste soluzioni risultano anche molto convenienti e stimolanti aprendo un mondo di nuove possibilità e attività a chi si regala una vacanza ecologica. Qualche volta, poi, tornare indietro diventa davvero difficile.

Impossibile? Ecco 5 modi di viaggiare verde selezionati da Ecobnb che vi faranno cambiare (lo speriamo!) il modo in cui viaggiate per sempre.

Smiling dog
Pronti a lavorare in fattoria in cambio di vitto e alloggio? Allora siete degli Wwoofers fotografia di Steve Evans via Flickr

Wwoof: diventa un “rustico” volontario.

Li chiamano “rustic volunteers” che suonerebbe più come “volontario rurale” che rustico, anche se il termine rustico meglio illustra il carattere quasi “primitivo” del ritorno alla Natura. Ma non spaventatevi, chi sceglie Wwoof, “World wide opportunities on organic farms, cioè la rete di fattorie bio in cui prestare la propria opera, è semplicemente disposto a fare qualche lavoretto in cambio di vitto e alloggio.
I compiti possono andare dalla raccolta uva in stagione, alla produzione del pane, del formaggio o all’aiuto per aggiustare un recinto malandato.

Ci piace perché: avvicina le persone al mondo rurale e alla Natura senza filtri e immagini bucoliche. La Natura e la fattoria sono anche duro lavoro e …alzatacce all’alba.

Cammello in van
Un passaggio in auto? Oggi si chiede sul web…anche per i cammelli fotografia di Bryce Kulloh via Flickr…anche per i cammelli fotografia di Bryce Kulloh via Flickr

Carpooling: l’evoluzione dell’autostop anni ’70 è tutta qui.

Ricordate le strade con i ragazzi dai capelli lunghi, una chitarra a tracolla e il pollice alzato per chiedere un passaggio?
Bene, oggi non ci si mette più sul bordo della strada ma si va in rete e ci si registra.
Un click e via.
Nata in origine come idea per spingere i cittadini a raggiungere il proprio posto di lavoro condividendo tragitto, e spese, con chi si muoveva nella stessa direzione, oggi si è estesa anche per tratte a medio e lungo raggio.
Il sito di carpooling più noto in Italia è “Bla bla car”.
Come funziona?

  1. Entra e registrati
  2. Scegli una destinazione
  3. Leggi i profili e le valutazioni che trovi in merito ai possibili “autisti” che offrono ospitalità sul proprio mezzo per andare dove vai tu
  4. Contatta il tuo autista ideale e prendi accordi
  5. Parti

Ci piace perché non demonizza l’auto, ma ispira un metodo vantaggioso per diminuirne il numero in viaggio e aumentare la socialità.

Uomo in vasca da bagno
Avete voglia di offrire un posto e una doccia calda?Registratevi su warmshowers fotografia di Derek Gavey via Flickr

Warmshowers: docce calde per chi pedala

Patiti delle due ruote? Il sito warmshowers fa per voi, allora, poiché mette in rete tutti i ciclisti o simpatizzanti tali disponibili a offrire una sistemazione a chi sta viaggiando in bicicletta, fosse solo una “doccia calda” e un sofà.
Come funziona?

  1. Entra e registrati
  2. Scegli una destinazione sulla mappa
  3. Leggi i profili del tuo possibile ospite
  4. Contattalo, prendi accordi
  5. Parti

Ci piace perché è davvero ecofriendly, cosa c’è di meno inquinante della bicicletta a parte le nostre gambe? E in più fa bene alla salute.

Due ragazze su un sofà
Un modo semplice e economico per viaggiare Con il couchsurfing fotografia di Dave Austria via Flickr

Couchsurfing: ospitare il mondo sul tuo divano

Quando arriva un ospite inaspettato a casa che si fa? Si tirano fuori lenzuola, cuscino di scorta e si prepara il letto su un divano.
Il couchsurfing, letteralmente “surfare” di divano in divano, consiste proprio nell’offrire un riparo, anche solo un divano o un posto in cui stendere il sacco a pelo, a qualcuno in visita alla tua città. E qualche volta anche un pizzico del tuo tempo per raccontargli come si vive, dove si va e magari andare insieme a bere una birra nel tuo locale preferito. Tutto gratuitamente, birra a parte, ovviamente.
Come funziona?

  1. Entra e registrati
  2. Scegli una destinazione
  3. Leggi i profili del tuo possibile ospite
  4. Contattalo, prendi accordi
  5. Parti e divertiti a scoprire il mondo attraverso i locals

Ci piace perché è basato totalmente sul desiderio di conoscere altre persone e di condividere esperienze.

Cottage
Una vacanza in un vero cottage inglese come succede a Cameron Diaz ne “L’Amore non va in vacanza? Certo con il sistema di scambio casa può succedere fotografia di Gary Knight via Flickr

Scambio casa: io vengo da te e tu vieni da me

Avete presente la povera Cameron Diaz distrutta dal tradimento del fidanzato che scambia la sua immensa villa californiana con il piccolo cottage di Kate Winslet nei dintorni di Londra? Avveniva nel film “L’Amore non va in vacanza”, ma può avvenire anche nella vita reale se ci si iscrive a uno dei siti per scambiare ospitalità e la propria casa.
Funziona esattamente come indicato per i siti come couchsurfing o warmshowers: si accede, ci si registra, si offre la propria casa, il proprio appartamento e si aspetta una richiesta di scambio.

Ci piace perché si vive proprio come i locals, persino per quel che concerne la raccolta della spazzatura. Ma come avverrà, per dire, a Cape Town? Qualcuno ci illumina?

Avete altri modi da suggerirci per viaggiare il mondo a costo 0 o quasi?
Segnalateceli e correrete il rischio di finire sulle pagine del blog a raccontarci la vostra esperienza.

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