L’ultima volta che abbiamo incontrato David Orban (imprenditore, membro della facoltà e Advisor della Singularity University) eravamo a San Francisco, nel bel mezzo di un agosto nebbioso che solo la Bay Area può regalare. Davanti ad un’insolito “bacon ice cream” (gelato alla pancetta), la specialità del ristorante biologico Starbelly, contagiati dall’atmosfera super friendly della California, ci siamo fatti coraggio ed abbiamo chiesto a David di diventare consigliere del nostro progetto, entrando nel Board of Advisors di ViaggiVerdi.  Il “si” di David è stato uno squarcio di sole nella nebbia di San Francisco, un momento di vera esaltazione seguito dall’occasione speciale di poter chiacchierare con lui del nostro progetto di turismo responsabile, di conoscere meglio le sue idee sul viaggio, ma sopratutto di scoprire la sua visione sul futuro delle nuove tecnologie e del turismo

 

Ciao David, siamo onorati di averti nel Board of Advisors di ViaggiVerdi!

Puoi raccontarci qualcosa di te? Come è iniziata la tua esperienza imprenditoriale nel campo delle nuove tecnologie?

David Orban

E’ mio il piacere di essere stato invitato a far parte del Board of Advisors! Sono sempre stato un “self-starter”, e quando avevo 28 anni, all’inizio degli anni ’90, ho lanciato la mia prima impresa. Da allora ho avuto molte aziende, alcune di successo, altre no. Ma assolutamente condivido il detto “Ogni tanto si vince, ogni tanto si impara”, che ho adottato come diapositiva di chiusura di molte mie presentazioni. (Per inciso, questa risposta mi ha portato a fare una rapida ricerca su Google per trovare l’origine di questo detto, ma ho trovato solo un libro pubblicato nell’ottobre 2013, sicuramente non era la fonte che stavo cercando!)

 

Qual è stato il tuo più grande risultato raggiunto?

Beh, la mia risposta spudoratamente melensa potrebbe sorprendere i vostri lettori, ma non esito a dire che è rappresentato da i miei tre figli. Mi diverto molto con le mie numerose aziende, parlando alle conferenze, seguendo progetti come il vostro e partecipando ad organizzazioni non profit come la Singularity University, o facendo tutoraggio a giovani ragazzi alla Thiel Fellowship. Ma niente può eguagliare la soddisfazione viscerale di vedere i miei figli crescere diventando nuovi individui ricchi, con le loro aspirazioni e curiosità. A non ancora 50 anni di età, effettivamente non vedo l’ora di diventare nonno!

 

Come le nuove tecnologie cambieranno il nostro modo di viaggiare?

La tecnologia è stata applicata al viaggio sin dall’inizio della nostra civilizzazione, con la ruota, la scrittura e più recentemente con l’auto, l’aeroplano e certamente internet. Questo sta continuando e vorrei giusto evidenziare tre componenti.

1. Le macchine robotiche autonome: queste avranno molte importanti conseguenze, riducendo gli incidenti, trasformando la logistica, le spedizioni, ecc., ma applicate al turismo, vedo le auto robotiche trasformare i percorsi precipitosi da un luogo ad un altro in un’esplorazione più piacevole, avendo, per esempio, la possibilità di dormire in auto in un vero e proprio letto durante la notte, e muovendosi lentamente da un luogo ad un altro.

2 . La realtà aumentatavi ricordate delle cartoline? Beh , ho la stessa sensazione oggi con le foto di monumenti o di panorami.  So che non ho bisogno di scattare queste foto, perché altri le hanno già scattate. 

Presto i nostri smartphone suggeriranno qual’è l’angolo mancante di un’immagine completamente digitalizzata dell’intero mondo, e noi saremo in grado di avere una profonda conoscenza di ogni luogo senza esservi stati. Quando penso a un miliardo di cinesi che stanno diventando sempre più ricchi e aumentano i loro viaggi, e quanti di loro vorrebbero visitare di persona Venezia, penso che la realtà aumentata avrà uno sviluppo molto positivo.

3 . Il turismo spaziale: questo classico mito della fantascienza sta diventando realtà, ed i prezzi si sono abbassati da 20 milioni di dollari a 200.000. Sono in attesa di un ulteriore calo calo dei prezzi, e di nuove destinazioni in tutto l’Universo!

 

Dal momento che sei uno dei primi sostenitori di ViaggiVerdi, grazie!, possiamo chiederti quale è la tua idea di viaggio, se ti senti più turista o viaggiatore, e perché?

Mi definisco un nomade tecnologico, “technomad”, sforzandomi di ridurre progressivamente la mia dipendenza dai beni materiali tradizionali, come una casa o una macchina , per immergermi nella ricchezza delle opportunità e nella cultura del mondo . La mia visione del viaggio, sia per lavoro che per vacanza, deve sempre includere l’esplorazione della cucina, dei costumi, e delle curiosità locali.

 

Un consiglio per rendere le nostre vacanze più sostenibili?

Molti di noi si stanno rendendo conto che in realtà non abbiamo bisogno di molto per avvicinarci ad un’esperienza più autentica dei luoghi. È sufficiente scegliere, invece di una anonima catena alberghiera, una struttura ricettiva locale e sostenibile, preferire il cibo e i piatti tipici del luogo—non è buffo quando gli americani cercano in Italia un McDonald’s, o gli italiani sbavano per un piatto di spaghetti negli Stati Uniti?—acquistare l’artigianato del luogo che si visita, piuttosto che gadget turistici realizzati in Cina.

E, naturalmente , utilizzare Viaggi Verdi per prenotare il tuo viaggio !

 

Un luogo (in Italia) che ti ha sorpreso per la sua bellezza e che ci consigli di scoprire?

Bergamo, Città Alta
Bergamo, Città Alta, foto di davidorban, via flickr

La Città Alta di Bergamo è stata una vera sorpresa, e vi consiglio di visitarla.

In generale, uno dei modi migliori per scoprire l’Italia è quello di perdersi: è sicuro e pieno di bellezza in attesa di essere ritrovata per caso!

Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone, ha scritto John Steinbeck.  

Tra i viaggi che “ti hanno fatto” ce n’è uno davvero importante?

Passare dall’Ungheria all’Italia è stato certamente il primo grande viaggio cambiamento, e diventare bi-continentale in tutta Europa e in America del nord il secondo.

 

Se dovessi scegliere una colonna sonora del tuo viaggio, quale sarebbe?

La pizzica, quando viaggio in Puglia, la musica tradizionale coreana quando sono a Seul, e così via.

Ma se devo scegliere in modo un po’ di più aspirazionale, dal momento che ho citato i viaggi nello spazio, e voglio farli!, è “Shine on You Crazy Diamond” del Pink Floyd.  Magari guardando la Via Lattea sopra il mare in un cielo senza luna lungo le serpeggianti strade balneari della Croazia.


Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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